Interessante esempio di tipico cassone toscano in noce (rimarchevole anche per le contenute dimensioni). In Toscana il cassone era considerato il mobile principe della casa ed in alcuni momenti fu ritenuto degno campo di applicazione per grandi artisti fra Quattrocento e Cinquecento. Celebre la bottega del Ghirlandaio che, oltre alla pittura ed alla scultura, si dedicava alla produzione artigianale di mobili di questo tipo che venivano poi dipinti o scolpiti ed intagliati come nel nostro caso. Questi mobili, ancor prima dei cassettoni e degli armadi (che verranno molto più tardi), servivano per contenere i vestiti inclusi quelli più preziosi che la sposa portava in dote. Ed è per questo che il cassone veniva tenuto in genere ai piedi del letto nuziale.
Il nostro cassone è caratterizzato da grandi spessori del legno di noce massiccio e da due colonne poste al centro del frontale con quattro margherite intagliate che ne delimitano gli angoli. Il frontale stesso, unitamente a modanature orizzontali, si divide in tre riquadri. Interessante e curiosa la parte sottostante, sottolineata da greche oblique che interrompono la verticalità delle linee e nascondono un cassetto che, sicuramente, veniva utilizzato per scarpe e calzature da camera e da casa. Piedi a mensola divaricati che sovente venivano realizzati in luogo dei piedi ferini che non a tutti i committenti piacevano. Perfetto stato di conservazione con schiena di straordinaria bellezza ove sono integralmente visibili gli antichi solchi praticati con la “sgorbia” per rendere più liscio possibile il legno.
Serratura, chiave e ferrature originali funzionanti.
Toscana – seconda metà del Cinquecento
Misure: larghezza cm. 135 altezza cm.75 profondità compreso il piede cm. 58
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