I due candelabri sono stati realizzati con più elementi di bronzo fuso, cesellato e quindi dorato al mercurio. Le parti sono state in seguito montate a formare i raffinati flambeaux dalla sinuosa forma articolata.
La base cava ha bordo verticale sagomato che alterna curve a plinti squadrati. L’alternanza degli elementi geometrici si ripresenta sul piede e sullo stelo con eleganti ornati cesellati che propongono buona parte del repertorio decorativo dell’epoca: greche, bugnature a doppio incavo, cornici aggettanti e gole incavate; festoni a rilievo fermati da capitelli arricciati; cordonature continue a spirale, centrate da piccole sfere.
Nella porzione superiore il calice è arricchito da fogliette lanceolate incise e i bracci si dipartono da un doppio ordine di petali che circondano un elemento centrale cuspidato e terminante in un bocciolo chiuso e riempito da piccoli frutti sferici, riproposti, più minuti, come guarnizione di tratti lineari e alla base delle bobèches. I bracci hanno forma coerente con l’alternanza tra linee curve e rette e si allargano attorno allo stelo, terminando in eleganti bobèches sostenute da un elemento a tronco di cono che a sua volta regge il portacandela, cilindrico, decorato da foglie lanceolate alternate a bugnature incavate.
Il sofisticato stile decorativo con motivi ornamentali classici e l’eccellente tecnica di doratura, confermano che i due candelabri siano stati eseguiti a Parigi per un’alta committenza durante il periodo del secondo Impero (1848-1870).