La scultura "Cavallo al galoppo" di Francesco Messina del 1986 rappresenta un maestoso cavallo in pieno movimento, con le zampe allungate e la criniera svolazzante. La forma del cavallo è resa con una fusione di linee fluide e dettagli realistici, catturando l'energia e la potenza del cavallo in corsa. La superficie della scultura mostra una texture ricca e accuratamente lavorata, evidenziando le muscolature del cavallo e creando un effetto dinamico e coinvolgente. La base è realizzata per sostenere il cavallo in modo sicuro, ma senza appesantire la composizione complessiva, concentrandosi invece sull'azione e sulla vitalità del soggetto.
Francesco Messina (1900-1995) è uno dei più grandi scultori figurativi del Novecento italiano. Nato a Linguaglossa, si trasferì a Genova e poi a Milano, dove divenne direttore dell'Accademia Brera nel 1934. Le sue opere, tra cui monumenti come Santa Caterina da Siena e il Cavallo morente della RAI, sono esposte in musei prestigiosi in tutto il mondo.
Messina iniziò a esporre regolarmente alla Biennale di Venezia negli anni '20 e negli anni '30 partecipò a mostre internazionali in città come Barcellona, Berlino e Parigi. Nel 1937 realizzò il monumento equestre del Regisole a Pavia e il Ritratto di Salvatore Quasimodo, consolidando la sua fama.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Messina continuò la sua carriera con successo, vincendo il Premio di Scultura alla Biennale di Venezia nel 1942 e partecipando a esposizioni internazionali. Nel 1963 creò il monumento a Pio XII per la Basilica di San Pietro a Roma. La sua influenza artistica e la sua produzione duratura sono riconosciute fino alla sua morte nel 1995.
L’opera misura 42 cm H, 80,5 cm L e 17,5 cm P.
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