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Scheda articolo 232912
LA CONVERSAZIONE - olio su tela - tratto dal dipinto del 1902 “ Confidenze indesiderate” di SIR LAWRENCE ALMA TADEMA (Bronrijp 1836 - Weisbaden 1912) 
Epoca : Novecento

 

Raffinato dipinto che si rifà al quadro di Sir Alma Tadema raffigurante un incontro fra amiche all'interno di un elegante patio pompeiano affacciato sul mare. Le due fanciulle sono abbigliate con "pepli alla romana ", ai loro piedi una pelle di tigre che sottolinea l'atmosfera giovanile e scapigliata della scena. Alle spalle delle due protagoniste si nota un bel gruppo scultoreo, anch'esso al femminile, che ritrae due donne intente a confidarsi.
Olio su tela.


Italia - 1920 (ca.)


Misure : Altezza cm. 101      Larghezza cm 69

 

 

Sir Lawrence Alma-Tadema, nato Lourens Alma Tadema, pittore olandese. Nato a Dronrijp l’8 gennaio 1836 e morto a Wiesbaden il 25 giugno del 1912. Il suo corpo riposa in una cripta della cattedrale di San Paola a Londra.
Formatosi in Belgio alla Reale Accademia di Belle Arti di Anversa (Koninklijke Academie voor Schone Kunsten van Antwerpen), dal 1870 e sino alla morte si stabilì in Inghilterra. La metà dell’Ottocento, grazie anche alle missioni archeologiche, riportò in auge il gusto per le antiche civiltà: i greci e gli egizi (già prima con Winckelmann e le campagne napoleoniche), Roma e il mondo pompeiano coi ritrovamenti a Ercolano e dintorni. Alma-Tadema non poteva non accorgersi di questa antichità che tornava alla luce. Divenne infatti,uno dei pittori più famosi della fine del XIX secolo in Gran Bretagna e considerato uno dei pittori vittoriani più influenti.
Sposò, nel municipio di Anversa, con Marie-Pauline Gressin. Non si sa nulla del loro incontro. Trascorsero la luna di miele a Firenze, Roma, Napoli e Pompei. Questa, la sua prima visita in Italia, sviluppò il suo interesse nel rappresentare la vita dell'antica Grecia e di Roma, specialmente quest'ultima da quando trovò nuova ispirazione nelle rovine di Pompei, che lo affascinò e ispirò gran parte del suo lavoro nei prossimi decenni.Rimasto vedovo con due figlie da crescere, Alma-Tadema nel 1871 sposò una nobildonna inglese, Laura Epps, che prestò le proprie fattezze a vari dipinti.
Due anni dopo divenne a tutti gli effetti britannico, nel 1876 entrò alla Royal Academy, nel 1899 fu fatto cavaliere e nel 1907 ebbe l’onore dell’Order of Merit. Inoltre la conoscenza dei Preraffaelliti influenzò la sua pittura dove apportò sensibili modifiche alla sua tavolozza pittorica,anche alla consistenza delle pennellate. Con la seconda moglie fecero un viaggio nel Continente che durò cinque mesi e mezzo e li portò attraverso Bruxelles, la Germania e l'Italia. In Italia ritornò a visitare le antichità di Roma e di Pompei e questa volta acquisì diverse fotografie, per lo più delle rovine, iniziando la sua immensa raccolta di fogli sufficiente per una ampia documentazione utilizzata per il completamento dei dipinti futuri. Nel gennaio del 1876, affittò uno studio a Roma. La famiglia tornò a Londra in aprile, visitando il salone parigino sulla via del ritorno.Per oltre sessant'anni ha dato al suo pubblico esattamente ciò che desiderava: dipinti distintivi ed elaborati di belle persone in ambienti classici. Le sue incredibilmente dettagliate ricostruzioni dell'antica Roma, con languidi uomini e donne posati contro il marmo bianco alla luce del sole abbagliante,famoso per le sue raffigurazioni del lusso e della decadenza dell'Impero romano, con figure languide incastonate in favolosi interni in marmo o in uno sfondo di abbagliante mare e cielo blu del Mediterraneo visto dalle case di Pompei
Già all’epoca la critica definì i suoi quadri come una sorta di musei, una galleria di oggetti archeologici perfettamente delineati, in sintonia con quella che era la cultura antiquaria e collezionistica dell’epoca, espressa nelle case private e negli atelier degli artisti, colme di originali, copie di capolavori e minuzie decorative di ogni sorta e genere. La grande abilità e originalità di Alma-Tadema si rivela con vigore nella resa dei materiali: oggetti preziosi e ricercati, stoffe raffinate di cui riesce a rendere la consistenza e la qualità con sorprendente virtuosismo.
Stupefacenti scenografie di marmi lucenti fanno da sfondo alle sue creazioni, una sorta di spettacolare ed ideale ambientazione in cui prendono vita le preziose visioni dell’artista.
Sensualità e piacevolezza animano la pittura di Alma-Tadema che rifugge dalla rappresentazione di immagini violente, pur tramandate dall’antichità. Con panni antichi egli riveste e nobilita la società vittoriana, con tutto lo sfarzo delle dimore, la ricercata eleganza degli abiti femminili, l’enigmaticità allusiva di ménage familiari apparentemente normali.

 

 
Provincia di visione : RA (Ravenna)