Capriccio con rovine classiche con tre figure e quattro figure.
Opere di pittore di rovine del 1700
Olio su tela, entrambe le opere di cm 140 x 95
Pittore attivo nella seconda metà del ‘700, direttamente influenzato dall’opera di maestri paesaggisti come Marco Ricci e Giovanni Paolo Pannini, quest’ultimo insegnante all’Accademia di San Luca a Roma nel secondo decennio del XVIII secolo.
Il paesaggio si presenta pittoricamente impeccabile nella ricerca luministica e nella realizzazione degli elementi architettonici presi dai fori romani e una baia. In primo piano i personaggi che rievocano gli antichi fasti testimoniati dalle rovine che qui sono le indiscutibili protagoniste.
Le scenografie di questo genere pittorico, detto di “rovine”, erano solitamente animate con personaggi e storie diverse, un tipico tema fra questi è il capriccio con rovine e oratore di cui questo dipinto è un esempio. Una figura recitante osservata da un pubblico, più o meno folto, tutti beatamente inseriti nella loro dimensione arcadica.
Tra i frammenti archeologici immaginari si ritrova la piramide di Caio Cestio sullo sfondo. Di pregevole qualità l’opera condotta con maestria, questa pittura è realizzata con toni caldi e ricercati contrasti luministici che corrono sui rilievi delle belle architetture.
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Rif. 13010
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