Il dipinto cattura l’essenza vibrante della natura attraverso un mazzo di fiori dipinti con pennellate pesanti e materiche. Al centro della composizione si erge un vaso la cui forma si fonde con il contesto circostante. La tavolozza cromatica è ricca e vivace, con sfumature di rosso, giallo, blu e verde, creando un audace contrasto tra i vari fiori. Le pennellate appaiono cariche di pittura, conferendo al quadro una texture tangibile e rendendo la superficie quasi tridimensionale. I fiori, sebbene non dettagliati in modo realistico, emergono come audaci macchie di colore che si fondono l’una nell’altra, creando un effetto di movimento e vitalità.

Luciano Albertini nacque a Cadidavid nel 1910 e morì a Verona nel 1985. Frequenta l’Accademia Cignaroli ed è allievo di Antonio Nardi e di Guido Trentini.  Si legò giovanissimo all’ ambiente artistico veronese. Conobbe Angelo Dall’ Oca Bianca dal quale subì l’influsso divisionista che si riscontra nei primi dipinti. Il Pittore Luciano Albertini iniziò ad esporre appena ventenne con una mostra personale a Verona. Si trasferì poi a Roma per il servizio militare dove, di pari passo con l’interesse pittorico, nutrì l’attrazione per il teatro e la scenografia. Il soggiorno romano fu una tappa importante per la formazione artistica del pittore: conobbe infatti Giacomo Balla e frequentò il suo studio per circa dieci anni.

Gli interessi di Luciano Albertini furono tuttavia rivolti principalmente alle nature morte e alla paesaggistica e soprattutto alla pittura en plein air. La sua ricerca s’indirizzò ad ottenere un valido effetto del rapporto luce-colore.

Nel dopoguerra, dopo una breve parentesi a Milano, il pittore scaligero tornò a Verona. Qui ebbe modo di partecipare a numerose mostre diventando il personaggio emergente della vita artistica cittadina. Si recò successivamente a Parigi, in Austria (dove conosce il pittore Oscar Kokoschka), in Svizzera ed in Svezia dove, nel 1950, allestì la sua prima personale all’ estero con una cinquantina di opere. Durante gli anni Sessanta espose a New York, Roma, Rimini, Rovereto, Milano, Napoli e Venezia.

L'opera misura 50 cm H, 40 cm L senza cornice e 64 cm H, 54 cm L con cornice.

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