Veduta del lago di Garda, olio su pannello, anni ’40, opera firmata in basso a destra Guido Farina. 

L’opera raffigura case del Lago di Garda e si caratterizza per l’atmosfera piacevole, colori pastello e luminosità.

Guido Farina nacque a Verona nel 1896 e morì a Padova nel 1957. Il pittore si formò presso il decoratore Giovanni Barbesi e nel frattempo s'iscrive presso la scuola d'Arte Napoleone Nani di Verona. Partecipò alla Prima guerra mondiale, ma nel 1926 Guido Farina riprende la propria attività artistica insegnando egli stesso presso la scuola d'arte Nani di Verona. Negli anni Venti si avviano le prime partecipazioni di Guido Farina a manifestazioni pubbliche. Dapprima, nel 1918, Guido Farina partecipa alla sua prima mostra collettiva. Successivamente, nel 1920, Guido Farina aderisce al gruppo degli artisti di Cà Pesaro, capeggiati da Pio Semeghini e Felice Casorati. In questo periodo frequenta casa Moggioli a Burano, ritrovo di artisti, tra cui spicca l'amico Semeghini. Nello stesso anno, Guido Farina partecipa alla Esposizione Nazionale d'arte di Vicenza e l'anno successivo a Treviso alla I Mostra Regionale d’Arte. Nel 1921, Guido Farina avvia la propria partecipazione all'esposizioni della Società di Belle Arti di Verona dove sarà presente fino all'anno 1961. In particolare, nel 1923 è di notevole interesse la partecipazione di Guido Farina alle Mostre dell'Opera Bevilacqua La Masa- Ca' Pesaro a venezia. La sua partecipazione si protrae fino al 1934. Infine, dal 1924 al 1950 Guido Farina partecipa alla Biennale d'Arte di Venezia e nel mentre, per una breve parentesi, partecipa alle collettive di Milano. Nel 1929, alla Mostra del Novecento Guido Farina presenta "La chiesa di San Giorgio", "Le Mura scaligere" e "Mattino d’estate". Nel 1931, Guido Farina con gli amici Orazio Pigato, Albano Vitturi e Angelo Zamboni espone in una mostra personale a Milano alla Galleria Il Milione. In conclusione, Guido Farina con i suoi paesaggi e le sue vedute, caratterizzate da una luce serena, vera protagonista, fu compagno di tanti altri grandi artisti veronesi. 

L'opera misura 50 cm di altezza e 50 cm di lunghezza.

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