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Scheda articolo 378836
Autore : Margherita Caffi (1647 – Milano 1710) cerchia di
Natura morta (VENDUTO) 
Epoca : Settecento

Scuola lombarda del Settecento - cerchia di Margherita Caffi (Cremona 1647 – Milano 1710)

Natura morta di fiori all’aperto (II/II)

olio su tela (61 x 89 cm. - con cornice 78 x 104 cm.)

Dettagli completi disponibili al seguente link

 

La presente natura morta di fiori - di cui è disponibile anche il pendant (link) - è da attribuirsi ad un esponente della scuola lombarda del Settecento ed in particolare, dati i paralleli stilistici e formali, è affine alla mano di Margherita Caffi (Milano 1647-1710).

La tela raggruppa una vasta campionatura dei fiori quali rose, anemoni, tulipani e narcisi, caratterizzati da una vibrante luminosità e risaltati dal fondo scuro. La materia, particolarmente delicata nelle trasparenze e nelle variazioni di colore dei diversi petali, è caratterizzata dall’utilizzo di una croma vivace ed un sapiente effetto di luce.

La pittura si contraddistingue per un'estrema libertà della stesura pittorica, un intreccio di pennellate libere e briose a mano sciolta, tipico dello stile pittorico della Caffi, mostrando in questo senso anche affinità espressive con Elisabetta Marchioni e con l’enigmatico pittore convenzionalmente chiamato Pseudo Guardi

La pittrice nasce a Cremona nel 1647, figlia del pittore di origine francese Vincenzo Volò, attivo in Lombardia nel Seicento, assumendo il cognome d’arte sposandosi in giovane età con il pittore cremonese Ludovico Caffi, presso il quale completò forse la sua formazione.

Fu poi attiva anche in Toscana, dove lavorò e visse intorno agli anni Ottanta del Seicento sotto il patronato mediceo, prediletta da Vittoria Della Rovere, moglie di Ferdinando II. Rinomata e richiesta in tutta Europa, tra i suoi committenti vi furono anche gli arciduchi del Tirolo ed i re di Spagna.

Verso gli inizi del Settecento si trasferì definitivamente a Milano, dove diede vita ad una fiorente bottega, protagonista dello sviluppo della natura morta barocca in Lombardia, sapendone rinnovare il repertorio figurativo per appagare il gusto dei collezionisti milanesi tardo seicenteschi.

CONSERVAZIONE: La tela si trova in ottimo stato di conservazione, accompagnata da una cornice in legno intagliato e dorato, in ottime condizioni.

L'opera, come ogni nostro oggetto, è corredata di certificato di autenticità fotografico a norma di legge.

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Provincia di visione : TN (Trento)
Restauri: Buone condizioni