“Contadina” di Alberto Colognato, gesso, 1953.

Alberto Colognato (Verona 1912- Milano 1996), anche detto “il Biondo”, partecipò a diverse collettive della Società di Belle Arti, alla Bevilacqua La Masa e a qualche sindacale. Tuttavia, se ne allontanò ben presto, considerandoli luoghi e occasioni mondane dove non si presentava la propria arte, ma solo la propria persona e la capacità di convincere il pubblico o la critica. Proprio per questa sua ritrosia e timidezza, l’opera di Alberto Colognato è poco conosciuta, ma l’analisi rivela una personalità artistica che guardava con attenzione alle esperienze artistiche di Hans Arp, Max Ernst, Henry Moore, Henri Laurens.

Alberto Colognato era particolarmente affascinato dai materiali. Dopo la sua morte molte mostre sono state organizzate a Brera e a Verona, alla Galleria allo scudo, che nel 2002 gli dedicò una retrospettiva. 

Le sue opere sono sculture profonde, dense e impenetrabili. L’obbiettivo dell’artista è creare un’articolazione originaria dello spazio

L’opera misura 44 cm H, 17 cm L e 10 cm P.

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