PITTORE POLACCO VERSO 1680

RITRATTO DI LOUISE MARIE DE LA GRANGE D'ARQUIN, MARCHESA DI BETHUNE EN IN COSTUME POLACCO

Olio su tela
67 x 53 cm / 26,4 x 20,9 pollici, con cornice 87 x 73 cm / 34,3 x 28,7 pollici

PROVENIENZA
Francia, collezione privata

Per tutti gli appassionati di storia polacca, e più in particolare del regno di re Jan III Sobieski, non è un segreto l'influenza che la moglie, la regina Maria Casimira de La Grange d'Arquien, ebbe sul re. Per prima cosa, Maria Casimira arrivò in Polonia. In seguito arrivarono le sue due sorelle: Maria Anna, che divenne la moglie del cancelliere Jan Wielopolski, e Louise Marie, che era la moglie dell'ambasciatore francese a Varsavia, il marchese François Gaston de Béthune.
Così, per una felice coincidenza (spoiler - sarcasmo), gran parte della politica polacca dell'epoca di Jan Sobieski si concentrò nelle mani delle tre sorelle nate de La Grange d'Arquien. Una sorella era la regina, la seconda la moglie del cancelliere e la terza la moglie dell'ambasciatore francese. Mentre l'iconografia della regina è ben nota, i ritratti delle sue sorelle sono meno conosciuti. Il ritratto di Maria Anna è conservato nella collezione del Castello di Wawel, a Cracovia. Un ritratto di Luisa Maria, attribuito ad Alexandre-François Desportes, si trova nel Museo Nazionale di Kielce. Altri due ritratti di Louise Marie, contenenti iscrizioni estese sulla persona raffigurata, si trovano in Francia, uno in una collezione privata, l'altro nel bureau du directeur dell'ospedale di Selles-sur-Cher.
Nel frattempo, alla fine dell'anno scorso, è apparso inaspettatamente un ritratto che sono riuscito ad acquistare. La donna sconosciuta era presentata in un costume polacco stilizzato e il suo volto mi sembrava familiare. Confrontando i suoi ritratti con quelli di Louise Marie, mi sono convinto di avere davanti lo stesso volto. Nei ritratti delle collezioni francesi, Louise Marie era rappresentata con un velo sul capo (a indicare la sua condizione di vedova, dato che il marchese de Béthune era morto nel 1692), mentre nel nostro ritratto la marchesa è rappresentata in un costume con una profonda scollatura, che rimanda piuttosto al periodo della sua felicità coniugale. Forse il ritratto è stato eseguito a Varsavia nel periodo intorno al 1680, poco dopo la nascita della figlia Joanna Maria (la futura principessa Jablonowska, divenuta moglie del cancelliere della Corona Jan Stanislaw Jablonowski), quando l'ambasciatore francese godeva del massimo prestigio a Varsavia.