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Scheda articolo 388298
Autore : Jean-Jacques Bestieu
Jean-Jacques Bestieu (1754-1842) Pittore della Rivoluzione Souvenir storico Ritratto 
Epoca : Primi dell'Ottocento

Jean-Jacques Bestieu (1754-1842) Ritratto del magistrato del processo, 18 marzo 1811.

Pittore di Montpellier figlio dell'avvocato Guillaume Bestieu, nel 1778, all'età di 24 anni, Jean Bestieu decise di entrare all'Accademia di Belle Arti di Coustou dove conseguì il diploma. Dopo un soggiorno a Roma, ritorna nella sua città natale nel 1786 dove gli viene offerto, al seguito di Jacques Gamelin, l'incarico di direttore della Société des beaux-arts de Montpellier: sotto l'Ancien Régime, la città di Montpellier possiede una società di Belle Arti. che forma attorno a Vien, maestro di David, numerosi pittori, alcuni dei quali acquisirono una fama innegabile. Artisti del calibro di Pajou o Demoulin risiedono in città in questo periodo.
Nel corso della sua carriera, Bestieu ha anche insegnato disegno alla Scuola Centrale del dipartimento dell'Hérault. Accanto alla carriera di insegnante, dimostrò anche un forte impegno politico poiché dal 1796 si associò alla Società Popolare di Montpellier e divenne membro del comune; è tra i più impegnati, partecipando attivamente alle sedute della società popolare di Montpellier. La sua opera artistica testimonia le sue convinzioni, con dipinti in vena neoclassica, come Bruto che condanna a morte suo figlio o Cincinnato e gli inviati del Senato.
Nel 1797, dieci anni dopo la sua nomina a direttore, Jean Jacques Bestieu fu scelto per succedere ad Abraham Fontanel come curatore della collezione d'arte della Scuola Centrale di Montpellier, la cui collezione poté arricchire entro il 1803 di una trentina di dipinti offerti da Jean-Jacques Fontanel. Antoine Chaptal, che divenne ministro degli Interni. Questa raccolta, aggiunta alle tredici opere presenti conservate nel Palazzo Comunale, rappresenta l'inizio di un museo che fu soppresso durante il periodo della Restaurazione, prima dell'istituzione del Museo Fabre nel 1824.
Nonostante il suo profondo impegno nel dotare la sua città natale di un vero e proprio museo, Montpellier non gli ha mai dato gli onori; la mostra "Il Museo prima del Museo al Museo Fabre" sfrutta solo i grandi nomi, ben più altisonanti, dedicando poche righe al concittadino che questo museo aveva fatto nascere sotto l'impulso patriottico della Rivoluzione.

Il dipinto in questione rappresenta il ritratto del magistrato che partecipò, il 18 marzo 1811, al processo tra gli Appaltatori generali dei letti militari e i subappaltatori. Il dipinto ha subito alcuni vecchi restauri, venduto come trovato.

Misure
cm 75×62

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