Galleria Giamblanco

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Modenantiquaria 2016

Modenafiere
Modenantiquaria 2016

13/02/2016  /  21/02/2016



Cod. 325257

 

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Autore  Francesco Antonio Simonini (Parma, 1686-1766)

 

Francesco Antonio Simonini (Parma, 1686-1766) - Scena militare con firma di un trattato 

 

Epoca Settecento

 

Francesco Antonio Simonini
(Parma, 1686-1766)
Scena militare con firma di un trattato, 1745 circa
Olio su tela, 151 x 224 cm.
Inedito.

Questa scena militare, incentrata sulla firma di un trattato per la sospensione delle ostilità o la resa di una città assediata, come si può evincere dalla descrizione dei secondi piani, con postazioni di artiglieria piazzate in apposite aperture praticate su contrafforti, vicino a cumuli di terreno artificiali, vegliati da soldati e su cui sono issate bandiere, costituisce un’interessante nuova acquisizione al pur già cospicuo catalogo del Simonini. Infatti, essa riunisce le sue specifiche peculiarità di battaglista a quelle del paesaggista, le quali ultime continuarono a essere coltivate anche nella sua piena maturità, spesso quale sfondo di scene militari, siano esse battaglie vere e proprie, o spostamenti di truppe, attendamenti o episodi correlati a campagne militari… (vedere catalogo Giamblanco 2015)

[Giancarlo Sestieri]

Misure H x L x P
Altezza cm.: 151
Larghezza cm.: 224


English version

Franceso Antonio Simonini
(Parma, 1686 – 1766)
Military scene with a treaty being signed, 1745 circa
Oil on canvas, 151 x 224 cm
Unpublished

Painting with certificate of free circulation

An interesting new addition to Simonini’s already hefty catalogue, this military scene revolves around a treaty being signed to cease hostility or surrender a besieged town, as it can be inferred from the description in the background, with artillery outposts placed in correspondence of the breaches on the buttresses, with some artificial earth mounds next to them, guarded by some soldiers and on which some flags have been hoisted. In fact, it combines the specific style of a battle painter to that of a landscape painter, and the latter was developed also throughout his full maturity, often as a backdrop to military scenes, be them actual battle scenes, or troops relocating, encampments or episodes related to military campaigns… (see GALLERIA GIAMBLANCO
DIPINTI ANTICHI – Italian Paintings of the Seventeenth and Eighteenth Centuries, Allemandi, 2015)

[Giancarlo Sestieri]


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Cod. 205560

 

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Autore  Giuseppe Bacigalupo (1744-1821)

 

Giuseppe Bacigalupo (1744-1821) - Paesaggi con figure - VENDUTI 

 

Epoca Seconda metà del Settecento

 

GIUSEPPE BACIGALUPO
(Pian dei Preti, 1744 – Genova, 1821)
Paesaggio allegorico con quattro figure, 1780-1785 circa
Paesaggio con figure, 1780-1785 circa
Olio su tela, 71 x 87 cm ciascuno. Con bellissime cornici, intagliate, dorate e coeve ai dipinti.
Già Genova, Villa Saluzzo Mongiardino.

Dipinto con attestato di libera circolazione.


La città di Genova nella seconda metà del Settecento afferma la propria identità di centro di cultura avanzata e di respiro internazionale, dove un’élite intellettuale si dedica con passione alle arti e al progresso delle scienze. Il pittore Giuseppe Bacigalupo, autore del raffinato pendant di paesaggi in esame (proveniente in antico dalla prestigiosa Villa Saluzzo Mongiardino del capoluogo ligure), si inserisce in questo contesto illuminato e da qui diffonde le sue opere anche al di fuori dell’Italia, in Spagna, Francia e Inghilterra.
Nato nel dicembre del 1744 da una famiglia contadina di Pian dei Preti, frazione di Tribogna, Bacigalupo viene mandato dal padre a studiare pittura a Genova. Appena compiuta la sua prima formazione presso l’Accademia Ligustica, insigne istituzione della Superba fondata nel 1751, viene richiamato dalla famiglia nel paese natale, per dare avvio a un’attività legata alla creazione di opere di carattere religioso per la piccola committenza ecclesiastica del territorio…

[…] In queste atmosfere d’arcadia il pittore inserisce pochi personaggi, utili all’evocazione di profondi temi filosofici, incentrati sullo scorrere del tempo e sul costante confronto dell’uomo con la natura e i propri istinti. Questi concetti emergono con particolare chiarezza nella tela che raffigura un viandante, che sembra voler allontanare da sé due satiri, personificazione delle passioni, per rivolgersi con fiducia verso un’aggraziata fanciulla vestita di bianco, immagine ideale della virtù (Vedere catalogo Giamblanco 2014)

[GALLERIA GIAMBLANCO]

Misure H x L x P
Altezza cm.: 70
Larghezza cm.: 85


English version

Giuseppe Bacigalupo
(Pian dei Preti, 1744 – Genoa, 1821)
Allegorical landscape with four figures, ca. 1780-1785.
Landscape with figures, ca. 1780-1785.
Oil on canvas, 71 x 87 cm each.
Formerly in Genoa, Villa Saluzzo Mongiardino.

The city of Genoa in the second half of the 18th century affirmed its identity at the heart of an advanced and international culture, where an intellectual élite engaged with passion in the arts and in scientific development. Painter Giuseppe Bacigalupo, the author of our fine pendant of landscapes (historically coming from prestigious Villa Saluzzo Mongiardino in the Ligurian city), is part of this enlightened context and his works circulated also abroad, in Spain, France and England.
Born in December 1744 into a peasant family in Pian dei Preti, near Tribogna, Bacigalupo’s father sent him to Genoa to study painting. When he completed his training at the Accademia Ligustica, a prestigious institution in La Superba founded in 1751, he was called back home and started painting religious works for minor local ecclesiastic patrons…

[…] the two landscapes here presented – one of which signed «G.B.» on a rock in the foreground – that were referred to Bacigalupo’s work in the first half of the 1780s, when the painter was still reminiscent of 17th-century works by Domenichino, Poussin and Claude Gellée he had seen during his life-changing Capitoline experience (Bartoletti 1992, cat. 125, pp. 223-224, pl. 125). In these pastoral atmospheres the painter placed few characters, to conjure profound philosophical subjects, centred on the passing of time and on man constant struggle with nature and his instincts. These ideas are clearly conveyed in this canvas depicting a wayfarer, who is trying to chase away two satyrs, representing his passions, and confidently address a graceful young woman in white, the ideal image of virtue (see GALLERIA GIAMBLANCO DIPINTI ANTICHI – Italian Paintings of the Seventeenth and Eighteenth Centuries)

[Giamblanco Gallery]


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Cod. 136920

 

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Autore  Francesco Furini (Firenze, 1603-1646)

 

Francesco Furini - Sant'Agnese Martire VENDUTO 

 

Epoca Seicento

 

VENDUTO

Il dipinto rappresenta la Vergine e martire Agnese, identificabile per via dell’agnellino inghirlandato di fiori che abbraccia teneramente e che è attributo peculiare della santa. Ancora oggi due agnelli – simboli di purezza e mitezza – allevati nel convento romano a lei dedicato vengono benedetti ed offerti al papa e dalla loro lana si ricava la stoffa per i palli dei vescovi di tutto il mondo cattolico.

Il quadro è opera di un illustre pittore fiorentino del Seicento, Francesco Furini, e l’attribuzione è stata confermata verbalmente anche da Mina Gregori. Furini nacque a Firenze nel 1603 fu giovanissimo nella bottega del Passignano e poi presso G. Bilivert, la cui scuola aveva sede nella galleria granducale. Nel 1619 fece un viaggio di studio a Roma ove frequentò l’atelier di Bartolomeo Manfredi, il più famoso caravaggesco del tempo. Diciannovenne avrebbe fatto ritorno a Firenze entrando nella bottega di Matteo Rosselli. Le opere giovanili registrano influssi romani e bolognesi, in seguito il suo stile diverrà morbido e sfumato, con raffigurazioni di nudi e di sensuali figure femminili adattate in vesti di sante o allegorie, di statuaria bellezza molto apprezzate… (Vedere catalogo 2013)
(Arabella Cifani)

Misure H x L x P
Altezza cm.: 72
Larghezza cm.: 59


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