William Harris
Coppia di globi da tavolo
Londra, 1832 e 1835
Lievi abrasioni d’uso; poche incrinature.
I due globi, terracqueo e celeste, poggiano sulle proprie basi originali “all’olandese” di legno tornito.
Ognuno misura cm 48 di altezza x diam. cm 42 x diam. sfera cm 31.
La misura di 12 pollici era tra le più utilizzate dai fabbricanti inglesi di globi di questo periodo.
Ogni globo è composto di due serie di dodici fusi di carta stampata, giustapposti e incollati su di una sfera realizzata con un impasto a base gessosa.
Il cerchio del meridiano, di ottone, reca incisi i gradi di latitudine.
Il cerchio dell’orizzonte, invece, è di legno ricoperto di carta stampata e riporta in dettaglio l’amplitudine, i giorni e i mesi dell’anno e i nomi e i simboli dello zodiaco.
Entrambi recano un cartiglio contenente due diverse iscrizioni.
Sul terracqueo è apposto nell’oceano Pacifico settentrionale:
HARRIS’S
TERRESTRIAL GLOBE,
on which is carefully Delineated
all the New Discoveries to the Present Time
BY W. HARRIS GLOBE MAKER TO THE KING,
N. 22 CORNHILL LONDON.
1832
Sul celeste è apposto a sinistra della Corona Boreale:
HARRIS’S
New & Improved
CELESTIAL GLOBE,
on which the Precession of the Stars
are carefully laid down to the Year 1835.
BY W. HARRIS GLOBE MAKER
TO HIS MAJESTY,
N. 22 CORNHILL LONDON.
Sul globo terrestre sono tracciate le rotte di esplorazione di Cook, Gore, Vancouver, La Pérouse e altri, anche di epoca precedente. Parte dell’Africa centrale e meridionale è inesplorata: è delineato il lago Tanganica, ma manca il lago Vittoria (descritto per la prima volta nel 1858). Nel Mar Glaciale Artico il cosiddetto Passaggio a Nord Ovest è appena abbozzato (verrà definitivamente individuato nel 1906). L’Alaska è delineata solo parzialmente. L’Australia (che era già chiamata così dal 1829) è denominata ancora New Holland.
William Harris cominciò la propria attività presso il laboratorio e negozio di vendita che il padre Thomas aveva avviato intorno al 1808 a Londra al n. 20 di Duke Street. Dopo alcuni trasferimenti e dopo la morte del padre, William si trasferì definitivamente al n. 22 di Cornhill, sempre a Londra. Furono entrambi rinomati cartografi, incisori e fabbricanti di strumenti scientifici e la loro attività prosperò per quasi trenta anni, fino al 1836 (o al 1838), quando l’impresa inspiegabilmente fece bancarotta. (Si veda Van der Krogt, P., Old Globes in the Netherlands, pp. 141-142 e Van der Krogt, P. - Dekker, E., Globes from the Western World, London 1993, passim.Sul fallimento: Elwick, George, The Bankrupt Directory: Being a Complete Register of All the Bankrupts, with Their Residences, Trades, and Dates when They Appeared in the London Gazette, from December 1820 to April 1843, London, 1843.)